Nella “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, oggi, 25 novembre, vi vogliamo raccontare una storia. Perché la violenza non si combatte con i proclami, per quanto importanti e roboanti questi possano essere, ma con il “fare” e con la cultura.
Per il Consorzio Vero Volley, “fare cultura” vuol dire porsi un obiettivo e perseguirlo con un progetto, che in questo caso risponde a un nome proprio, di donna, quello di “Emmeline”.
Emmeline Pankhurst (nella foto), infatti, nata il 15 luglio 1858 in un sobborgo di Manchester, in Inghilterra, si trovò a vivere in un’epoca in cui essere donna non era sempre semplice, almeno per le donne più ambiziose, che inevitabilmente trovavano chiuse davanti a sé quelle porte che, invece, si aprivano regolarmente per i membri dell’altro sesso. Ma Emmeline non poteva accettare questa situazione. La sua fu una vita intera dedicata a difendere i diritti delle donne…
Ma non è questa la storia che vogliamo raccontarvi, bensì, quella del progetto che porta il suo nome. Una storia che il Consorzio sta scrivendo non da oggi, ma quotidianamente e dall’inizio di questa stagione coinvolgendo anche l’Allianz Vero Volley Milano e la Mint Vero Volley Monza, le sue prime squadre, con le atlete e gli atleti di serie A1 e SuperLega, primi e orgogliosi ambasciatori di questo modo di pensare, insieme a tutto il suo mondo Young.
Il progetto “Emmeline”, nello specifico, si articola in una serie di attività con lo sguardo rivolto verso la condivisione di valori come il rispetto, il merito, l’inclusione, l’uguaglianza e il rifiuto di ogni forma di violenza, con un’attenzione dedicata “all’altra metà del cielo” che deve appartenere a tutti. Attività come la visita alla mostra “Finché non saremo libere”, promossa dall’associazione Genesi di Letizia Moratti, impegnata nella difesa dei diritti umani attraverso la valorizzazione delle differenti culture e dell’ambiente, in programma lunedì 11 dicembre (il cui progetto espositivo, al Museo di Santa Giulia a Brescia, si propone di approfondire una tematica attuale e drammatica quale la condizione femminile nel mondo). Ma non solo.
Nel corso di tutta la stagione, con il progetto “Emmeline” le tematiche saranno ulteriormente approfondite, coinvolgendo tutto il Consorzio Vero Volley in una serie di appuntamenti e altre iniziative, come i percorsi di formazione rivolti al settore giovanile sui temi del rispetto e della libertà per le donne e le fasce più deboli, con la proposta di “Mi ama se, non mi ama se…”, che vedranno i giocatori di serie A impegnati in prima persona nel confronto con gli atleti più giovani. Oppure, gli appuntamenti di approfondimento in programma con giornalisti e letterati sulla condizione delle donne iraniane.
Senza dimenticare il contrasto agli haters sui social network: perché bisogna affrontare anche la violenza che si sviluppa, cresce e si alimenta nei mondi digitali.
E’ una storia che fonda le sue radici negli stessi 15 anni di vita di Vero Volley, nella sua proposta sportiva di qualità, fatta di valori, di responsabilità e cultura. Una filosofia, condivisa con i suoi partner, testimonianza di impegno sociale, di investimento sui giovani e sullo sviluppo delle loro abilità di vita.
Per non lasciare mai che si affievolisca la voce e si abbassi la luce su qualcosa che non può essere affrontato in una sola giornata all’anno o, purtroppo, soltanto in occasione delle sue tragedie.
Una realtà di cui non ci si deve occupare con i proclami, ma con i fatti, di cui ci si deve prendere cura con la cultura, anche attraverso lo sport, e iniziative davvero concrete come il progetto “Emmeline”.