Insulti razzisti, offese gratuite, commenti denigratori e carichi di odio: il fenomeno degli haters sui social network sta purtroppo diventando sempre più preoccupante anche nella pallavolo. Lo sanno bene le giocatrici della nazionale femminile – in primis Paola Egonu, ma anche Myriam Sylla e Alessia Orro, future compagne di squadra a Milano, e molte altre – che negli ultimi anni hanno più volte denunciato la valanga di ingiurie ricevute, spesso ben oltre il limite della legalità. I profili personali delle atlete e degli atleti, ma anche quelli delle loro squadre e delle testate giornalistiche (compresa la nostra) sono quotidianamente inondati da commenti intollerabili, alla cui rimozione i responsabili devono dedicare tempo e fatica.
Una situazione contro la quale si schiera con forza Alessandra Marzari, presidente del Consorzio Vero Volley, che prende in prima persona le difese delle sue atlete: “Da oggi, conclusa l’attività con le nazionali, le giocatrici della Vero Volley Milano fanno parte a tutti gli effetti della mia squadra femminile – dice la dirigente lombarda – tutte avranno i medesimi doveri, tutte dovranno garantire la medesima attenzione e il medesimo impegno e tutte saranno trattate nello stesso modo. È mia convinzione che una società per cui un’atleta è tesserata debba salvaguardarne la salute, offrirle una buona esperienza tecnica e umana e prendere in carico ogni comportamento ostile che possa nuocere alla giocatrice. E le mie atlete sanno, già dagli anni scorsi, di poter contare su di me in alcune situazioni, che possono riguardare l’attività sportiva ma anche gli ambiti extrasportivi“.
Poi lo sguardo di Marzari si sposta sul tema specifico dei social network: “Nel caso di Paola Egonu, ma vale per tutti i giocatori, non sono più disposta a sopportare le offese e le calunnie che continuamente vengono perpetrate ai suoi danni sui social. È mia intenzione non solo cancellare i commenti ed eliminare gli utenti che si nascondono dietro vari pseudonimi, ma anche agire legalmente contro chiunque si permetta di offendere un atleta, uomo o donna che sia, del mio Consorzio“. La conclusione della presidente del Vero Volley è categorica: “Da oggi, chi offenderà le mie atlete offenderà me e il mio Consorzio, e ne patirà le conseguenze“.