“Continueremo a rispettare la legge e quindi ci fermiamo”. Ecco l’intervista del presidente del Consorzio Vero Volley, Alessandra Marzari, rilasciata a Luca Guazzoni dell’Ansa in data odierna, 2 aprile 2020.
“Obbedisco”. Come Giuseppe Garibaldi nella Terza Guerra di Indipendenza. Alessandra Marzari ha sospeso le attività del Vero Volley dopo il divieto agli allenamenti di squadra contenuto nel nuovo dcpm sul Coronavirus. Per giocatori e giocatrici, che fino a settimana scorsa lavoravano alla Candy Arena (sanificata due volte al giorno) con la massima attenzione per eventuali sintomi Covid-19, è arrivato questa mattina il rompete le righe. Tra loro in molti si domandano cosa sarà del futuro, proprio mentre le leghe maschili e femminili stanno trattando con i procuratori il taglio agli stipendi e il ministro Spadafora si confronta con la Federvolley.
“Li ho salutati oggi – racconta all’ANSA il presidente del consorzio pallavolistico di Monza – portando loro la focaccia. Erano tutti dispiaciuti ma noi vogliamo rispettare la legge. Ora che non ci permette più di allenarsi, ci fermiamo. Obbediamo”. Marzari è “stupita” per questa “ulteriore stretta” sullo sport in un decreto “già efficace”, “non ne capisce la necessità” ma si adegua di conseguenza. “Non cambierà”, invece, la situazione con Ortolani: l’ex capitano, due ori Europei e un argento Mondiale con l’Italia, non sarà reintegrata in rosa dopo aver raggiunto settimana scorsa un accordo per la rescissione del contratto a seguito della decisione di non volersi più allenare con la squadra. Ortolani non compare nemmeno più, inequivocabilmente, nel roster sul sito del club.
“Io sono molto fiera dei miei ragazzi – spiega Marzari, medico al Niguarda –, non abbiamo fatto una cosa semplice. Volevamo mandare un messaggio sociale e in questa settimana avremmo lanciato anche una campagna di comunicazione, me la aspetto presto anche dalle autorità. Ho infatti il timore che la gente, dopo un mese blindata in casa e bombardata da queste notizie tragiche, avrà paura ad uscire anche quando potrà, avrà paura di riprendersi la vita in mano. Noi volevamo essere la dimostrazione che non ci si ammala se si rispettano le norme con precisione e attenzione”. La ripresa del campionato appare intanto un miraggio: i club si confronteranno il 6 aprile per cercare una soluzione che accontenti tutti. “Confido – la speranza di Marzari – che in estate ci sarà spazio per la pallavolo e dubito la Cev annulli le competizioni europee. Se il campionato non dovesse assegnare lo scudetto, mi piacerebbe comunque vedere un breve torneo per fare felici i tifosi”. (ANSA).