Dopo le squadre di Serie A1 femminile e SuperLega maschile, anche alcune formazioni giovanili del Consorzio – l’Under 19 Assiplan e le Under 18 Torneria Colombo e Allianz Viscontini – hanno visitato, al Museo “Santa Giulia” di Brescia, la mostra “Finché non saremo libere“, nell’ambito delle attività previste nel “Progetto Emmeline”.
Un bel pomeriggio di impegno sociale, sport e cultura per i ragazzi e le ragazze che, accompagnati dalle guide del museo e dai responsabili dei settori femminile e maschile di Monza e Milano – Valentina Centenero e Mauro Rech – insieme ad Alex Loda e Mara Riazzola, hanno vissuto un’esperienza formativa a 360°, visitando non solo la mostra ma anche il Museo.
La mostra costituisce il quarto atto della ricerca che Fondazione Brescia Musei ha dedicato con grande successo di pubblico al tema “arte e diritti”, si colloca nel contesto del Festival della Pace e si inserisce all’interno della seconda edizione di “Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani“, approfondendo il tema drammaticamente attuale della condizione femminile nel mondo, con un particolare focus sull’Iran.
Il titolo della mostra rielabora, volgendolo al femminile, il titolo del libro Finché non saremo liberi. IRAN la mia lotta per i diritti umani di Shirin Ebadi, avvocatessa e pacifista iraniana premiata nel 2003 con il premio Nobel per la Pace. Vent’anni dopo un’altra attivista, Narges Mohammadi, è stata premiata dall’Accademia dei Nobel mentre si trova in carcere, proprio per “la sua battaglia contro l’oppressione delle donne in Iran e per promuovere diritti umani e libertà per tutti”.
Il progetto “Emmeline”, nello specifico, si articola in una serie di attività con lo sguardo rivolto verso la condivisione di valori come il rispetto, il merito, l’inclusione, l’uguaglianza e il rifiuto di ogni forma di violenza, con un’attenzione dedicata “all’altra metà del cielo” che deve appartenere a tutti.
Nel corso della stagione, le tematiche saranno ulteriormente approfondite, coinvolgendo tutto il Consorzio Vero Volley in una serie di appuntamenti e altre iniziative, come i percorsi di formazione rivolti al settore giovanile sui temi del rispetto e della libertà per le donne e le fasce più deboli e la proposta di “Mi ama se, non mi ama se…”, che vedranno i giocatori di serie A impegnati in prima persona nel confronto con gli atleti più giovani. Oppure, gli appuntamenti di approfondimento in programma con giornalisti e letterati sulla condizione delle donne iraniane e altro ancora.